Assegno di maternità
Ultima modifica 15 giugno 2022
Descrizione
Sostegno economico alle madri cittadine italiane residenti.
Chi può richiederlo
Alle madri cittadine italiane residenti, in possesso dei requisiti di legge, che non beneficiano del trattamento previdenziale dell'indennità di maternità, o ne beneficiano parzialmente, è concesso un assegno per maternità. Dal 1° Luglio 2001, l'assegno è esteso alle donne residenti cittadine italiane o comunitarie o in possesso di carta di soggiorno che non beneficiano di alcuna tutela economica della maternità, per ogni figlio nato dopo il 1° Luglio o per ogni minore adottato o in affidamento preadottivo dopo tale data.
Sostegno economico alle madri cittadine italiane residenti.
Chi può richiederlo
Alle madri cittadine italiane residenti, in possesso dei requisiti di legge, che non beneficiano del trattamento previdenziale dell'indennità di maternità, o ne beneficiano parzialmente, è concesso un assegno per maternità. Dal 1° Luglio 2001, l'assegno è esteso alle donne residenti cittadine italiane o comunitarie o in possesso di carta di soggiorno che non beneficiano di alcuna tutela economica della maternità, per ogni figlio nato dopo il 1° Luglio o per ogni minore adottato o in affidamento preadottivo dopo tale data.
Quando Richiederlo
La domanda dovrà essere presentata dalla madre entro 6 mesi dalla data del parto.
Documenti da presentare
- Domanda redatta secondo lo stampato disponibile al termine di questa sezione oppure presso gli Uffici Comunali
- dichiarazione sostitutiva unica prevista dal Decreto Legislativo 109/98 e successive modifiche e integrazioni, attestante le condizioni economiche del proprio nucleo familiare.
Validità
Il diritto all'assegno di maternità decorre dalla data di nascita del figlio. L'assegno di maternità è richiesto dalla madre del neonato o da altri soggetti qualora ricorrono le condizioni di cui all'art. 11 Decreto 452/00. La richiedente è tenuta a dichiarare che non è beneficiaria di trattamenti previdenziali di maternità a carico dell'INPS o di altro ente previdenziale per lo stesso evento, ovvero è tenuta a presentare una dichiarazione sostitutiva relativa alla somma complessivamente erogata dall'ente che ha corrisposto la prestazione previdenziale o una dichiarazione dell'ente medesimo.
Pagamento assegni concessi: Al pagamento degli assegni concessi provvede l'Inps in unica soluzione, attraverso le proprie strutture. Ovviamente, le somme da corrispondere sono quelle stabilite dalla legge e per il periodo di cinque mensilità.
Recupero delle somme indebitamene corrisposte: il Comune, qualora verifichi che il beneficio è stato indebitamente corrisposto, deve provvedere alla revoca a far data dal momento dell'indebita corresponsione. La comunicazione è trasmessa all'INPS per le conseguenti azioni di recupero delle somme erogate.
Tempi svolgimento Pratica
Acquisita la domanda e la documentazione dell'interessato ed effettuate le verifiche del caso, l'Amministrazione Comunale dovrà calcolare la situazione economica del nucleo familiare e confrontarla con la "soglia del diritto" stabilita dalla legge e provvedere all'atto di concessione o di diniego del beneficio.
Qualora l'indennità di maternità corrisposta da parte degli enti previdenziali competenti alle lavoratrici che godono di forme di tutela economica della maternità diverse dall'assegno risulti inferiore alla soglia di diritto, le lavoratrici interessate possono avanzare ai Comuni richiesta per la concessione della quota differenziale.
Costo
Gratuito.
Il diritto all'assegno di maternità decorre dalla data di nascita del figlio. L'assegno di maternità è richiesto dalla madre del neonato o da altri soggetti qualora ricorrono le condizioni di cui all'art. 11 Decreto 452/00. La richiedente è tenuta a dichiarare che non è beneficiaria di trattamenti previdenziali di maternità a carico dell'INPS o di altro ente previdenziale per lo stesso evento, ovvero è tenuta a presentare una dichiarazione sostitutiva relativa alla somma complessivamente erogata dall'ente che ha corrisposto la prestazione previdenziale o una dichiarazione dell'ente medesimo.
Pagamento assegni concessi: Al pagamento degli assegni concessi provvede l'Inps in unica soluzione, attraverso le proprie strutture. Ovviamente, le somme da corrispondere sono quelle stabilite dalla legge e per il periodo di cinque mensilità.
Recupero delle somme indebitamene corrisposte: il Comune, qualora verifichi che il beneficio è stato indebitamente corrisposto, deve provvedere alla revoca a far data dal momento dell'indebita corresponsione. La comunicazione è trasmessa all'INPS per le conseguenti azioni di recupero delle somme erogate.
Tempi svolgimento Pratica
Acquisita la domanda e la documentazione dell'interessato ed effettuate le verifiche del caso, l'Amministrazione Comunale dovrà calcolare la situazione economica del nucleo familiare e confrontarla con la "soglia del diritto" stabilita dalla legge e provvedere all'atto di concessione o di diniego del beneficio.
Qualora l'indennità di maternità corrisposta da parte degli enti previdenziali competenti alle lavoratrici che godono di forme di tutela economica della maternità diverse dall'assegno risulti inferiore alla soglia di diritto, le lavoratrici interessate possono avanzare ai Comuni richiesta per la concessione della quota differenziale.
Costo
Gratuito.